
Molti per la prima volta nella loro vita hanno votato in queste elezioni primarie, perché credevano che questa volta dovesse essere diverso, che la loro voce potesse fare la differenza.
È la risposta pronunciata dalle donne di questa città, le protagoniste vere di queste primarie. La risposta dei giovani ai quali ho mosso il mio appello a un impegno coraggioso per risollevare le sorti della loro Bologna. La risposta delle persone anziane, che hanno ancora una volta portato in alto la reputazione e rango di Bologna. E infine la risposta della gente perbene, delle persone normali, delle famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese, dei lavoratori e degli imprenditori della nostra città, uniti insieme per il bene comune.
I bolognesi hanno inviato un messaggio al paese, un messaggio semplicemente democratico: a partire da oggi, un’altra Italia è possibile.
Insieme ad Amelia Frascaroli e Benedetto Zacchiroli ripartiremo da tre, uniti per vincere le elezioni amministrative. A loro e ai loro sostenitori rivolgo il mio abbraccio sincero, perchè hanno saputo raccogliere progetti e proposte, tanta passione ed entusiasmo.
Inoltre, voglio ringraziare tutti quelli che hanno contribuito a rendere meno dura la nostra salita a partire dai ragazzi e dalle ragazze del mio comitato elettorale e poi due grazie particolari: un grazie davvero sentito a Maurizio Cevenini, un amico dolce e sincero che ama Bologna come nessuno mai e grazie a Raffaele Donini, il Segretario del Partito Democratico che ha voluto e combattuto per queste primarie.
Non dimenticherò mai a chi appartiene veramente questa vittoria: appartiene a tutti voi.
La mia è stata fin dal primo momento una lotta in direzione ostinata e contraria. Da quando nel 2008 scelsi di candidarmi nelle Primarie del PD. Da allora sono successe molte cose serie e dolorose per Bologna, ma una cosa io vi prometto: non vi deluderò.
La strada da percorrere per risollevare Bologna sarà lunga. La strada sarà in salita, ma insieme arriveremo alla vetta che meritiamo.
Avanti, insieme per Bologna!
Virginio Merola