Quella presentata da un gruppo di deputati del Pdl per l’istituzione dell’Ordine del Tricolore (che prevede una croce e 200 euro per ogni iscritto e che di fatto rende uguali davanti alla storia reduci fascisti e partigiani) è una proposta semplicemente indecente che mi ha profondamente amareggiato e offeso leggere; sono tempi duri per chi come me si sente erede morale dell’antifascismo e crede ancora fermamente ai valori della nostra “fragile” democrazia nata dalla lotta di resistenza. Davanti ai frequenti atti di squadrismo e ai ripetuti tentativi di riscrivere la Storia ( di cui questo è solo l’ultimo vergognoso episodio) il Paese non reagisce e non si indigna come dovrebbe a drammatica e sconfortante dimostrazione purtroppo di quanto sia vero quello che Pasolini scriveva trent’anni fa, ovvero che:” Noi siamo un paese senza memoria: il che equivale a dire senza storia”.
Questo pericoloso atteggiamento di “oblio collettivo” nei confronti del ventennio e degli eredi (oggi in doppio petto ma non meno pericolosi di quelli con il manganello) va contrastato con gli strumenti della democrazia, della memoria impegnandoci tutti e tutti i giorni nel difendere la nostra “libertà” che ci è stata “donata” dal sacrificio delle centinaia di migliaia di persone morte nella Resistenza e su cui “qualcuno” sta vergognosamente sputando.
La memoria di quei partigiani, oggi sempre meno quelli ancora in vita a poterla testimoniare con le loro parole, va sostenuta ed incoraggiata e per fare questo dovremmo tutti dire un forte NO come Partito Democratico a questa proposta di mettere tutti assieme “vittime e carnefici”- NON CON I NOSTRI SOLDI-; dovremmo, dobbiamo farci sentire con una forte opposizione in Parlamento e in mezzo alla gente, invitando amici e conoscenti ad aderire all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia; io l’ho fatto 3 anni fa, ne sono molto fiero e la tessera ANPI è una delle cose che conservo più “gelosamente”.
Claudio Gandolfi