giovedì 18 dicembre 2008

Brindisi e auguri di Natale

Domenica 21 dicembre, alle ore 15,30
presso l’ARCI “Il Fossolo” – Viale Felsina, 52

(a fianco del campo da calcio dell’Istituto “E. Manfredi”)

AUGURI DEMOCRATICI!

con
Flavio Delbono - Candidato Sindaco di Bologna PD
Andrea Demaria - Segretario PD Bologna

Davide Barbieri - Segretario circolo PD Fossolo


sono stati invitati
: Anrea Forlani, Virginio Merola e Maurizio Cevenini

Al termine dell’incontro sarà effettuato il sorteggio finale della Sottoscrizione a premi per l’autofinanziamento del Circolo.


Sarà anche possibile aderire, o rinnovare la propria adesione, al Partito Democratico per il 2009.

venerdì 5 dicembre 2008

Primarie PD per Sindaco di Bologna

Si vota il

13 dicembre 2008 dalle 15.00 alle 20.00

14 dicembre 2008 dalle 8.00 alle 20.00

Potranno votare:

— i cittadini residenti a Bologna nati entro il 13 dicembre 1992 (ossia che hanno compiuto 16 anni il primo giorno del voto)

— gli iscritti al PD del comune di Bologna

— i cittadini del comune di Bologna che hanno votato alle Primarie del 14 ottobre 2007

— i cittadini stranieri residenti a Bologna, comunitari o meno, purché in possesso di regolari visti e permessi di soggiorno e che abbiano compiuto almeno 18 anni

Scarica la lista dei seggi per il voto (PDF)

Vai al sito dedicato alle primarie sul sito del PD Bologna

giovedì 4 dicembre 2008

AD UN ANNO DAI MORTI DELLA THYSSEN

Il 6 dicembre 2007 il GR2 delle 8,30 aprì con questa notizia:” Torino incendio nella notte in acciaieria, 1 morto e 8 feriti”. All’inizio sembrava un “normale” incidente come tanti altri, quegli altri mille che tutti gli anni lasciano soli nel dolore i familiari delle vittime e che a fatica trovano un posto nelle pagine di cronaca nera, poi l’episodio assunse progressivamente i toni di una tragedia collettiva ed i morti diventarono in un drammatico stillicidio mediatico 2, poi 3, poi 4, poi ancora e sono 5, poi 6, infine l’ultimo a chiudere la lista di 7 persone innocenti partite da casa con le proprie gambe per andare al lavoro e tornate all’affetto ed al dolore dei propri familiari ed amici dentro ad una bara.
Così un anno fa il Paese scoprì drammaticamente la mattanza quotidiana che avviene nei nostri luoghi di lavoro e per alcune settimane tutti sperammo che si stesse definitivamente rompendo il muro di indifferenza, silenzio e “omertà” che chiude da tempo in un recinto da “riserva indiana” i temi del lavoro, della salute e della sicurezza; così purtroppo non è stato e dopo il funerale dell’ultima vittima della strage di Torino i riflettori si sono di nuovo spenti per riaccendersi ad intermittenza senza che nulla sia cambiato nella sostanza. Nel nostro Paese ogni giorno 4 persone continuano a morire di lavoro e questo sembra essere diventato “normale”, un costo da preventivare, un obolo da pagare allo sviluppo economico, lacrime e sangue in cambio di salario.
Quella di oggi 6 dicembre potrebbe diventare una data simbolica, “LA GIORNATA DELLA MEMORIA DEI MORTI DI LAVORO” , il momento dell’anno da cui partire per "costringere" il Paese, le nostre coscienze addormentate ad occuparsi di salute, sicurezza e dignità delle persone sul lavoro SEMPRE, TUTTI I GIORNI e non solo quando c'è la grande tragedia, il botto dove in un colpo solo si fa filotto di persone.C'è molta ipocrisia in giro, sentimento diffuso e trasversale ai soggetti che a vario titolo hanno responsabilità sulla materia e che insieme all'indifferenza ed al senso di abitudine (quasi di rassegnazione) alla morte, sono le cose più pericolose contro cui combattere.Dobbiamo unire le forze per non disperdere energie in un Paese da un lato distratto dalle “veline” e dall’altro soffocato da una grave ed incombente crisi economica, motivo questo che potrebbe indurci a diventare indulgenti verso un meccanismo deleterio e pericoloso che vede progressivamente abbassarsi l'asticella dei diritti; il bisogno di lavoro è forte ed il rischio per molti di perderlo potrebbe portarci ad accettare condizioni "incivili" pur di lavorare e sopravvivere.Dobbiamo evitare questo perchè nulla è per sempre ed il diritto alla vita sul lavoro ce lo dobbiamo riconquistare ogni giorno, ogni volta che usciamo di casa per andare al lavoro.Impegniamoci tutti per ridare DIGNITA’ alla parola LAVORO e perché la nostra diventi FINALMENTE anche nei fatti “UNA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO”.

Claudio Gandolfi