giovedì 27 dicembre 2007

“ALLODOLE” E SENSO DI RESPONSABILITA''


Caro senatore Dini,
sono una delle “allodole” a cui allude nella sua intervista sulla Stampa di oggi e mi permetto di segnalarle che il continuo “ricatto” delle “mani libere” che a turno tutti fanno - lei per primo e più di altri- francamente mi ha stancato molto più della presunta inefficacia del governo Prodi.
Non entro nel merito dei motivi per cui Lei si smarca nuovamente dalle responsabilità di coalizione,
da semplice cittadino militante che crede ancora alla politica come impegno attivo e diretto nei limiti dei propri mezzi e competenze, sacrificando volontariamente il proprio tempo libero “al bene comune”, mi permetto di ricordarle che l’accordo con gli elettori è altro, è un impegno ben preciso, messo nero su bianco perché nell’aprile 2006 si è presentato a noi elettori all’interno della coalizione di centrosinistra che aveva Prodi come candidato alla presidenza del consiglio, con un programma di 281 pg. sottoscritto da tutti (lei compreso) e su quello ha chiesto ed ottenuto - come gli altri - il “nostro voto e consenso”.
A questo punto, quindi, caro Dini non può credere o pretendere di avere le “mani libere” perché con il 50% degli elettori italiani che vi hanno votato come coalizione vi siete presi un impegno ben preciso, quello di governare per 5 anni, se Lei ha quindi cambiato idea e deciso di buttare tutto alle ortiche ce lo dica chiaramente, senza spostare continuamente sempre più in alto l’asticella del voto perché di vivere costantemente sotto ricatto siamo stanchi.
La posta in gioco è alta, vale la stabilità (……..democratica) del Paese perché se salta tutto l’alternativa è il "salto nel buio" e il nostro futuro riconsegnato per molti lustri al centro-destra; se è questo che vuole deve almeno avere il coraggio politico di uscire dal Palazzo e di venirlo a raccontare e spiegare pubblicamente in mezzo alla gente, a quell’elettorato a cui ha chiesto e da cui ha avuto il voto; se la sua decisione è quella di far saltare questa maggioranza deve almeno avere nei confronti degli elettori l'onestà intellettuale di assumersene la responsabilità perché altrimenti scadrebbe nel ridicolo,grazie.

1 commento:

Anonimo ha detto...

...sottoscrivo in pieno...vorrei anche aggiungere due parole di ammirazione e ringraziamento per il nostro Presidente del Consiglio, che ancora resiste ai vari tiratori di corda, che tra le altre cose sembra si divertano a darsi il cambio (Rossi e Turigliatto, poi Dini e Bordon, Mastella e Di Pietro ecc ecc...)...non se ne può proprio più.