Secondo il grande scrittore Italo Calvino “per vedere una città non basta tenere gli occhi aperti. Occorre per prima cosa scartare tutto ciò che impedisce di vederla, tutte le idee ricevute, le immagini precostituite che continuano a ingombrare il campo visivo e la capacità di comprendere. Poi occorre sapere semplificare, ridurre all’essenziale l’enorme numero d’elementi che ad ogni secondo la città mette sotto gli occhi di chi la guarda, e collegare i frammenti sparsi in un disegno analitico e insieme unitario”.
In effetti, presi come siamo dai problemi quotidiani, dalla velocità dei cambiamenti e dal frastuono della vita, spesso non ci accorgiamo di quanti mutamenti avvengono attorno a noi. Tra le persone e tra le cose, i fenomeni del nostro tempo non si fermano facilmente. Le città si popolano nuovamente di culture e mondi diversi, le dinamiche legate all’economia e agli scambi stravolgono la tranquillità del passato. Improvvisamente ci ritroviamo alla ricerca di una soluzione particolare quando ormai è troppo tardi.
Ecco perché, invece che al particolare, chi amministra vuole condividere con la cittadinanza uno sguardo più ampio sulla città. Ricordare a tutti il valore del bene comune e la responsabilità che abbiamo nei confronti delle generazioni future, ci porta oggi a predisporre pianifi cazioni di lungo periodo, ad assumere impegni che porteranno risultati preziosi nel tempo.
Dal luglio 2004 ad oggi sono molte le iniziative già terminate o che verranno realizzate nel corso di questo mandato amministrativo e riguardano tutti gli aspetti della vita del quartiere, dal sociale. Attraverso la mostra "Come cambia Bologna" è obiettivo dell’Amministrazione informare i cittadini nel modo più diretto e immediato possibile, rendendoli pienamente consapevoli dello sforzo che la nostra comunità sta portando avanti per rendere la città e il quartiere più vivibili e più al passo con i tempi e le esigenze di tutti, in primis le generazioni future.
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