Le prime pagine di oggi si aprono con un giudizio ottimistico sull’incontro Veltroni-Berlusconi.
Alcuni titoli: “Veltroni-Berlusconi la riforma è possibile; Veltroni-Berlusconi: sì al dialogo; Walter e Silvio, il treno va”.
Allora da spettatore interessato mi chiedo: se la riforma è possibile a quale costo?Il sì al dialogo è dato in cambio di cosa? Se è vero che il treno va, vorrei sapere dove sperando che non sia l’ennesimo binario morto.
Condivido la diffidenza di Prodi e temo anch’io che la disponibilità di Berlusconi al dialogo non sia a “costo zero” per il centrosinistra, anzi temo fortemente che la sua intenzione sia appunto di “creare problemi alla maggioranza e tentare di scavare solchi tra il leader del Partito democratico e il premier”.
Messo all’angolo dai “suoi” che mal digeriscono l’ennesimo, nuovo partito persona, cerca di venirne fuori ribaltando su di noi il problema e mettendo “zizzagna” all’interno di una coalizione di centrosinistra che in questi mesi non ha certo brillato per unità di intenti e coerenza rispetto al programma da tutti sottoscritto.
A questo poi si aggiunge il fatto che Veltroni sta “trattando” a nome di tutti senza apparentemente dialogare con nessuno e questo mi da molto fastidio se penso che anch’io ho contribuito a portare al voto milioni di cittadini il 14 ottobre al grido della “partecipazione, condivisione e trasparenza”; vorrei quindi almeno la coerenza tra il “dire” e il “fare”, altrimenti diventano legittimi i sospetti di “inciuci”.
Chiedo a Veltroni come si possa parlare di dialogo costruttivo e di «convergenze rilevanti» quando il nostro interlocutore a fine incontro, davanti alle domande dei giornalisti, afferma che «L’urgenza è porre fine a questo governo che sta solo arrecando danni al Paese», come possiamo trattare con una controparte disposta a farlo nella sola ed esclusiva speranza di “farci fuori”?.
Per quello che vale il consiglio di un semplice militante invito Veltroni a lasciare perdere il dialogo con questa inaffidabile persona disposta a trattare solo alle sue condizioni e solo per il suo tornaconto politico e personale; la discussione deve essere chiara e trasparente alla luce del sole, aperta a tutti e dove nessuno deve dubitare o sospettare di possibili inciuci perché è in gioco il futuro democratico del nostro paese che è cosa più importante del futuro politico (ammesso che vi sia) di Berlusconi.
Claudio Gandolfi
1 commento:
Caro Claudio
Io non sarei cosi pessimista e ti spiego il perche’;anche se nell’ambito del PD ho votato la Bindi ,ritengo comunque Veltroni persona intelligente e abile per cui non credo che si faccia fregare facilmente da Berlusconi che si,è vero ;è un marpione ma non si puo’ far finta che non esista ,rappresentando(volente o nolente),una considerevole fetta di italiani.
La legge elettorale va fatta ,va fatta velocemente e va fatta con la massima partecipazione di tutte (o quasi tutte )le forze politiche.
Per quanto attiene al Governo poi,ritengo Veltroni una persona leale,quindi non credo a sgambetti a Prodi che oltretutto sarebbero autolesionisti;detto questo ,puo’ essere che io sia un inguaribile ottimista(che spera di non essere smentito).
Un caro saluto Democratico a tutti
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