All’indomani della giusta moratoria contro la pena di morte l’ex compagno Giuliano Ferrara ha pensato bene di equiparare questi vergognosi “delitti di stato” alla scelta individuale e sofferta dell’aborto definendo di fatto le donne che la compiono delle “assassine”; è una “nuova caccia alle streghe” in cui Ferrara trova ora come compagni di viaggio disposti a “sporcarsi le mani”, oltre a Forza Italia anche la senatrice Paola Binetti, con la quale fatico sempre più a condividere l’appartenenza allo stesso schieramento politico, nello specifico al nascente Partito Democratico.
Non entro nel merito delle motivazioni che hanno spinto la Binetti a questa sua scelta “personale” e non voglio discutere se questa sia o meno in contrasto con i principi di “laicità” alla base del PD, ma da suo ( spero momentaneo) compagno di viaggio mi aspetto che lo stesso “fervore” a difesa della persona e la stessa spinta “morale” la senatrice le dimostri in Parlamento nel chiedere un impegno “bipartisan” per attuare al più presto tutti gli strumenti legislativi utili a contrastare il fenomeno delle “morti bianche” che ogni giorno lascia sul campo 3 persone “adulte, vive,capaci di intendere e di volere” che muoiono di lavoro; alla pari dell’embrione che Lei dice di voler proteggere nella sua dimensione di “essere vivente” anche per i morti di lavoro dovrebbe valere l’esclusione di “logiche di schieramento o posizioni di partito” nell’impegno per difendere la “salvaguardia della vita”.
Mi permetto infine di ricordare alla senatrice Binetti che nonostante gli sforzi fatti dal governo Prodi ( e dalla maggioranza a cui ancora appartiene) per arginare il fenomeno delle morti bianche, anche il 2007 si è chiuso con un bilancio purtroppo pesante; all’alba del 30 dicembre il contatore di Articolo21 segnava infatti 1045 morti, 1045672 infortuni e 26141 invalidi e a Paese ancora in letargo per festeggiamenti e botti i primi giorni del 2008 ci hanno già “regalato” 5 morti, 5748 infortuni e 143 invalidi: se non sono questi numeri un buon motivo per difendere “la dignità della persona e il valore sacro della vita” chiedo alla Binetti ( a Bondi, a Ferrara) quali? Grazie.
Non entro nel merito delle motivazioni che hanno spinto la Binetti a questa sua scelta “personale” e non voglio discutere se questa sia o meno in contrasto con i principi di “laicità” alla base del PD, ma da suo ( spero momentaneo) compagno di viaggio mi aspetto che lo stesso “fervore” a difesa della persona e la stessa spinta “morale” la senatrice le dimostri in Parlamento nel chiedere un impegno “bipartisan” per attuare al più presto tutti gli strumenti legislativi utili a contrastare il fenomeno delle “morti bianche” che ogni giorno lascia sul campo 3 persone “adulte, vive,capaci di intendere e di volere” che muoiono di lavoro; alla pari dell’embrione che Lei dice di voler proteggere nella sua dimensione di “essere vivente” anche per i morti di lavoro dovrebbe valere l’esclusione di “logiche di schieramento o posizioni di partito” nell’impegno per difendere la “salvaguardia della vita”.
Mi permetto infine di ricordare alla senatrice Binetti che nonostante gli sforzi fatti dal governo Prodi ( e dalla maggioranza a cui ancora appartiene) per arginare il fenomeno delle morti bianche, anche il 2007 si è chiuso con un bilancio purtroppo pesante; all’alba del 30 dicembre il contatore di Articolo21 segnava infatti 1045 morti, 1045672 infortuni e 26141 invalidi e a Paese ancora in letargo per festeggiamenti e botti i primi giorni del 2008 ci hanno già “regalato” 5 morti, 5748 infortuni e 143 invalidi: se non sono questi numeri un buon motivo per difendere “la dignità della persona e il valore sacro della vita” chiedo alla Binetti ( a Bondi, a Ferrara) quali? Grazie.
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