Nella videochat di oggi con i lettori dell'Unità online Massimo D’Alema ha ribadito che “possiamo vincere” e parlando a margine con Padellaro ha aggiunto che «Fin da subito si devono abbassare le tasse anche perché ci sono i soldi».
Bene, questa volta però crediamoci sino in fondo alle nostre possibilità di vittoria e soprattutto in campagna elettorale promettiamo solo quello che sappiamo essere in grado di mantenere perché gli italiani sono stanchi di false promesse, di retorica, di venditori di fumo e ci misureranno “la febbre” sulla nostra serietà, onestà, sobrietà e capacità di dare con coerenza seguito agli slogan, utili si dal punto di vista mediatico ma rischiosi dopo se restano lettera morta; un analisi dell’Ires Cgil rileva che ci sono in Italia circa “14 milioni di lavoratori a basso reddito che lottano ogni giorno per arrivare alla fine del mese”, a questi non possiamo vendere fumo ma dobbiamo dare risposte.
Rimbocchiamoci allora le maniche ed impegniamoci tutti per salvarci dalla catastrofe della destra perché troppe volte in questi anni (dal 1994 in poi per intenderci…..) abbiamo dato per scontato delle cose e lo abbiamo pagato duramente, questa volta l’errore non c’è lo possiamo più permettere perché non ne va tanto della nostra credibilità, quanto piuttosto è a “RISCHIO” la nostra Democrazia.
Per evitare il peggio dobbiamo tutti lavorare con molta umiltà e con la consapevolezza di avere seminato nel giusto, abbiamo poco tempo è vero, ma abbiamo il dovere in questi soli due mesi di spiegare agli italiani quello che siamo riusciti a fare in 20 mesi di duro ed onesto lavoro; ora è il tempo di raccogliere andando a spiegare al Paese casa per casa cosa abbiamo fatto e cosa ciascuno perderebbe se commettessimo l’errore di non credere in noi stessi riconsegnando il paese ad una destra che si muove ed agisce in nome e per conto degli interessi di “una parte”, vendendoli con tutta la demagogia ed i mezzi del consenso mediatico di cui sono capaci, come “interesse generale”.
Sarà “durissima” ma abbiamo il diritto-dovere di provarci, non possiamo perdere la “partita della democrazia” senza giocarcela; tutti in campo quindi, pronti a sudare sino all’ultimo minuto, supplementari e rigori compresi se serve; possiamo vincere e dobbiamo provarci, la destra di nuovo al governo è un male che si può (si deve) evitare. RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE......per risvegliarci la mattina del 15 aprile liberi dall’incubo.
Bene, questa volta però crediamoci sino in fondo alle nostre possibilità di vittoria e soprattutto in campagna elettorale promettiamo solo quello che sappiamo essere in grado di mantenere perché gli italiani sono stanchi di false promesse, di retorica, di venditori di fumo e ci misureranno “la febbre” sulla nostra serietà, onestà, sobrietà e capacità di dare con coerenza seguito agli slogan, utili si dal punto di vista mediatico ma rischiosi dopo se restano lettera morta; un analisi dell’Ires Cgil rileva che ci sono in Italia circa “14 milioni di lavoratori a basso reddito che lottano ogni giorno per arrivare alla fine del mese”, a questi non possiamo vendere fumo ma dobbiamo dare risposte.
Rimbocchiamoci allora le maniche ed impegniamoci tutti per salvarci dalla catastrofe della destra perché troppe volte in questi anni (dal 1994 in poi per intenderci…..) abbiamo dato per scontato delle cose e lo abbiamo pagato duramente, questa volta l’errore non c’è lo possiamo più permettere perché non ne va tanto della nostra credibilità, quanto piuttosto è a “RISCHIO” la nostra Democrazia.
Per evitare il peggio dobbiamo tutti lavorare con molta umiltà e con la consapevolezza di avere seminato nel giusto, abbiamo poco tempo è vero, ma abbiamo il dovere in questi soli due mesi di spiegare agli italiani quello che siamo riusciti a fare in 20 mesi di duro ed onesto lavoro; ora è il tempo di raccogliere andando a spiegare al Paese casa per casa cosa abbiamo fatto e cosa ciascuno perderebbe se commettessimo l’errore di non credere in noi stessi riconsegnando il paese ad una destra che si muove ed agisce in nome e per conto degli interessi di “una parte”, vendendoli con tutta la demagogia ed i mezzi del consenso mediatico di cui sono capaci, come “interesse generale”.
Sarà “durissima” ma abbiamo il diritto-dovere di provarci, non possiamo perdere la “partita della democrazia” senza giocarcela; tutti in campo quindi, pronti a sudare sino all’ultimo minuto, supplementari e rigori compresi se serve; possiamo vincere e dobbiamo provarci, la destra di nuovo al governo è un male che si può (si deve) evitare. RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE......per risvegliarci la mattina del 15 aprile liberi dall’incubo.
Claudio Gandolfi
1 commento:
...tra le altre cose vorrei segnalare le parole di D'Alema nei confronti di Emma Bonino, con le quali concordo in pieno...anch'io penso infatti che non possiamo rinunciare al contributo di una persona seria, onesta e da tanti anni in prima linea nella lotta per l'affermazione dei diritti...
Mirko.
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