Non mi piace il pacchetto "anti-immigrati" deciso oggi da un governo che ostaggio della sete di “sicurezza sociale” ha deciso di intervenire con il “pugno duro” sul tema della “sicurezza”; il risultato è che il tema dell’integrazione sociale rischia di essere declinato come un mero problema di ordine pubblico.
Questi invisibili sono in mezzo a noi da tempo e tutti i giorni, perché li vediamo solo ora? Questi “stranieri” “brutti, sporchi e cattivi” sono le badanti che puliscono il “culo” ai nostri nonni, sono le infermiere che curano i nostri malati, sono gli operatori ecologici che puliscono le nostre città, sono i muratori che costruiscono le nostre case; sono in mezzo a noi tutti i giorni, per strada, in autobus, in treno; sudano e faticano come noi, molti di loro pagano le tasse come noi, i loro figli sono a scuola i compagni di banco dei nostri ma evidentemente non hanno la “dignità di persone”, almeno agli occhi di molti di noi.
Quanta ipocrisia nel nostro Paese di “benpensanti” con la “puzza sotto il naso” che vedono queste persone solo nella misura in cui “essi sono utili a soddisfare i nostri bisogni”.
E’ un atteggiamento di razzismo strisciante molto pericoloso e che dimostra la scarsa memoria storica del nostro passato di popolo di migranti di un Paese in cui il permanere di una difficile condizione economica di alcune aree costringe tutt’ora gli abitanti ad avere la valigia di cartone ancora e sempre pronta per partire, in cerca di lavoro.
Dobbiamo capire che queste PERSONE ESISTONO NON SOLO QUANDO CI FANNO COMODO e che ogni centimetro di libertà in meno per loro ha la stessa lunghezza ed importanza anche per noi, perché divisi e sfruttati non si va da nessuna parte.
Claudio Gandolfi
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