sabato 5 luglio 2008

5 milioni di firme

Cinque milioni di firme per dire no ad un governo che non rispetta le regole democratiche, forza la mano sui temi della giustizia e non fa nulla per far crescere salari e pensioni mentre l’Italia vive una pesante crisi e le famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese. Il Partito Democratico lancia dalla prossima settimana una petizione e punta a raccogliere milioni di firme tra gli italiani che stanno vedendo come il governo non mantiene gli impegni: avevano detto che le tasse sarebbero scese invece aumenteranno per tutta la legislatura, avevano fatto una campagna elettorale promettendo più sicurezza e ora tagliano le risorse proprio alle forze di polizia, parlavano di innovazione e la scuola avrà 100.000 insegnanti in meno... Quella del PD è una iniziativa che durerà nel tempo e coinvolgerà i cittadini in tutto il Paese, non la fiammata di un giorno ma una campagna capillare che andrà dove gli italiani vivono. Nelle Feste in tutt’Italia, nelle piazze delle città, anche nei luoghi di lavoro: queste milioni di firme saranno anche la base della grande manifestazione che il PD ha promosso per l’autunno, tenendo insieme la difesa della democrazia, della nostra Costituzione, il rispetto delle regole e la necessità di un intervento immediato e forte per dare respiro e risorse alla famiglie, per rilanciare l’economia.
Walter Veltroni
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1 commento:

claudio gandolfi ha detto...

FINALMENTE SI TORNA TRA LA GENTE

Era ora, finalmente abbiamo deciso di rimettere il naso fuori dal palazzo.
Torneremo così nelle strade, nelle piazze, in mezzo alla gente per cominciare a spiegare agli italiani quanto male sta facendo al Paese questo governo che con uno stillicidio quotidiano sta smantellando lo “Stato Sociale”, spacciando come fatti “nell’interesse generale” provvedimenti presi chiaramente a vantaggio di “una parte”.
Condivido le ragioni della petizione che ha l’obiettivo di “dire no a un governo che non rispetta le regole democratiche, forza la mano sui temi della giustizia, e non fa nulla per far crescere salari e pensioni mentre l’Italia vive una pesante crisi e le famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese” e spero che a queste si aggiunga anche chiaro e forte l’obiettivo di dire “no” ad un governo che sta boicottando il Testo Unico su sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
Non è infatti più tollerabile il silenzio sociale, politico e mediatico sul fatto che in una Repubblica “fondata sul lavoro” ogni giorno 4 persone muoiano di lavoro, è successo anche oggi, di sabato, con gli italiani in coda distratti e annichiliti dal sole, e nella “conta drammatica” siamo arrivati a 538 morti, decisamente troppi per un paese che si definisce civile.
Mi aspetto quindi che Walter Veltroni a nome e per conto di tutto il Partito Democratico aderisca alla grande manifestazione indetta nei giorni scorsi da Cesare Damiano e Beppe Giulietti “dedicata al tema degli incidenti sul lavoro, alle attività usuranti e per la difesa del Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Sarebbe importante e significativo farlo ora e farlo uniti perchè “la sicurezza sui luoghi di lavoro non si fa ogni tanto, ma tutti i giorni dell'anno” perché è un diritto inalienabile che non ha colore politico, perché difendere la “cultura della sicurezza” è un dovere di tutti, soprattutto è un dovere del Partito Democratico.

Claudio Gandolfi