domenica 27 luglio 2008

L’OPPOSIZIONE NON PUÒ CHIUDERE PER FERIE

L’attacco di questo governo al nostro stato sociale ed alla nostra democrazia a colpi di decreti legge è subdolo perché apparentemente indolore agli occhi dei più, mentre in realtà è devastante; noi opposizione abbiamo quindi il compito di stare sul pezzo giorno per giorno, di fare argine per evitare danni maggiori ed irrimediabili.
Visto che il Paese chiude per ferie, andiamo dove gli italiani vanno in vacanza, facciamo controinformazione, diamo agli italiani strumenti di conoscenza e consapevolezza spiegando il “danno” che sta facendo questo governo a ciascuno di noi.
Portiamo la politica, la nostra militanza in vacanza, facciamo banchetti e gazebo nelle località turistiche, volantinaggio nelle spiagge in mezzo ai bagnanti; dobbiamo fare di tutto anche in agosto perché il Paese si risvegli dal sonno della ragione in cui sembra sprofondato da tempo.
Lui dice che sta facendo “una politica di sinistra” e la nostra risposta non può essere un semplice “le solite bugie”, non rispondiamo alla sua demagogia con una sterile retorica perché così non andremo da nessuna parte.
La gente non sa e noi abbiamo l’obbligo morale, politico e civile di scoprire l’inganno raccontando la realtà dei fatti che si nasconde dietro provvedimenti spacciati per virtuosi e nell’interesse generale: parlo del potere d’acquisto di salari, stipendi e pensioni compromesso da un’inflazione prevista “surreale”, parlo dello stato sociale tagliato in modo pesante, parlo della scuola pubblica che si vuole di fatto smantellare, parlo della salute e sicurezza sul lavoro che viene monetizzata lasciandola alla bontà dell’imprenditore. Se in soli 60 giorni sono riusciti a compiere tutti questi disastri solo una presa di coscienza collettiva può salvarci da danni ulteriori e per fare questo l’opposizione deve essere militante, permanente, senza se e senza ma.
Non possiamo permetterci di aspettare l’autunno per reagire perché allora potrebbe essere già tardi, non possiamo permetterci di dire “ oggi non ho tempo, oggi voglio stare spento” perché il risveglio sarebbe peggiore dell’incubo.
Che Guevara diceva che “una vera rivoluzione deve cominciare dentro di noi” ed io penso che compito del Partito Democratico sia favorirla facendo una operazione verità per difendere le regole basilari del nostro convivere oggi messe seriamente in pericolo, non rassegniamoci e diamoci da fare tutti e subito.

Claudio Gandolfi

3 commenti:

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

Perche non:)