mercoledì 5 novembre 2008

BOLOGNA, PRIMARIE PD: CHI VOTA E PERCHE'

Oggi è l’ultimo giorno per fissare le regole delle prossime primarie per la scelta del nostro candidato sindaco.
A stare con quello che leggo sui giornali il “voto ai fuorisede è l’ultimo nodo da sciogliere”, da militante spero che sia veramente così perché continuare a spostare in avanti la soglia delle regole per consentire un voto il più ampio possibile più che un passaggio di democrazia partecipativa corre il rischio di restare un esercizio fine a se stesso portando al risultato opposto, ovvero anziché convincere più gente far desistere anche i più convinti; ancora il nostro vizio che non riusciamo a correggere, ovvero “troppo metodo e poco merito”.
Il vero nodo sta nel presentare un progetto valido per Bologna e una persona in grado di portarlo avanti con il confronto, il consenso, il gioco di squadra con la città perché se siamo credibili politicamente la gente voterà, se parliamo solo a noi stessi non aspettiamoci le code ai seggi.

Claudio Gandolfi, delegato PD all’assemblea territoriale

1 commento:

SINDACO SAGGIO ha detto...

SECONDA LETTERA APERTA AL SEGRETARIO CITTADINO DEL PD ANDREA DE MARIA
e p.c. ai compagni, ai simpatizzanti, agli scritti del PD e al coordinatore della segreteria Donini.

Da un articolo di Repubblica cronaca di Bologna, domenica 16 novembre 2008
PRIMARIE, IL PD GELA PASQUINO - Donini: “Le regole le conosceva… Pasquino si è mosso tardi. Ma non essendo uno sprovveduto, avrà fatto i suoi conti… Le regole sono importanti, ma non è opportuno rimetterle in discussione, anche perché altrimenti si penserebbe che il vertice del Pd sceglie i candidati”

Caro segretario, è vero che le regole sono importanti ma, per essere coerenti con il carattere libero, aperto e democratico di questo processo (come è scritto sui volantini del Pd per le primarie) queste regole bisognerebbe rimetterle in discussione per permettere anche ad un indipendente che appartiene alla nostra storia come il prof. Gianfranco Pasquino di partecipare alle primarie, altrimenti si da la certezza che i vertici abbiano già scelto da tempo i 4 candidati targati Pd.

Quanta burocrazia “aziendale” traspare invece in questo disumanizzante regolamento che sa di vecchio, scollegato dalla realtà e soprattutto dalla identità e dalla dignità delle persone.

Anche se non siamo iscritti, alle ultime elezioni abbiamo dato fiducia al Pd, abbiamo perso insieme a voi ma siamo ancora qui, e che cosa ci state dando? Quale strumento di partecipazione abbiamo a disposizione per crescere assieme? La tessera magica?

Non meniamocela, queste primarie sono nate male e stanno prendendo una brutta piega già da quando Cofferati aveva dichiarato l’intenzione di ripresentarsi.

Augusto Barbera: “Sono norme arcaiche”

Pasquino: “Impedire ai non iscritti di firmare e consentirgli di candidarsi e votare è una assurdità”

Donata Lenzi: “Ci sarà gente che vota alle primarie sia a Bologna che a Firenze. Una scelta ridicola”

Paradossalmente, con questo regolamento, anche una dell’Opus Dei iscritta al PD può teoricamente-tecnicamente decidere se Gianfranco Pasquino, con la sua storia al servizio della sinistra per tanti anni, dal 1983 nel PCI, poi nel PDS fino al 2007, può o non può candidarsi alle primarie.

Caro segretario scusaci ma, ogni commento risulta superfluo e ci asteniamo a sviluppare ulteriormente il ragionamento perché ci porterebbe a definire con aggettivi poco gradevoli chi ha redatto questo regolamento.

Ci sembra impossibile credere che non vi sfiori il dubbio che queste primarie, regolamentate in questo modo, danneggiano non solo il centrosinistra ma anche i quattro candidati del PD, perché li fa apparire al resto della città come i quattro signorotti prescelti, arroccati e blindati nel castello del re.

A nostro parere comunque li state già penalizzando.

Se a questa percezione sommiamo lo sfarinamento della giunta di Palazzo d’Accursio che rischia di pesare come un macigno sul futuro del centro sinistra, se è vero quello che pensa il massmediologo Roberto Grandi, vale a dire che “gli ultimi mesi di mandato sono quelli che gli elettori ricordano”, allora la probabilità di andare incontro ad una sconfitta e consegnare la città alle destre diventa un’amara realtà.

Caro Andrea, ci rifiutiamo di credere che tra di voi non ci sia chi, con franchezza, con saggezza, riconduca ad una visione più umana e solidale un percorso che porti a PRIMARIE DEMOCRATICHE VERAMENTE del centrosinistra.

Ancora fiduciosi di partecipare alla scelta del prossimo sindaco di centrosinistra per Bologna
Cordiali saluti

Sindaco Saggio
Maurizio, Elena, Domenico, Massimo, Maria, Cinzia, Beppe, Paolo, Raffaella, Eugenio, Angelo, Gabriele.