Dopo l’elezione lunedì di Alemanno a sindaco di Roma e oggi quella di Fini alla terza carica dello Stato, ovvero la presidenza della Camera, i fascisti ( scusate postfascisti) sono stati definitivamente sdoganati, ma anche se ora sono in doppio petto e con la faccia pulita con il loro atteggiamento subdolo sono altrettanto pericolosi ( se non di più) di quelli dell’olio di ricino e del manganello del ventennio; per quanto Alemanno si sforzi di definirli “episodi marginali” le braccia tese nel saluto romano dei suoi sostenitori lunedì sera non sono un bel vedere e a me personalmente se non paura incutono certamente preoccupazione sulle sorti della nostra fragile democrazia nata dalla lotta di liberazione.
Le sconfortanti scene viste e le parole ascoltate in questi giorni sono la dimostrazione di quanto sia vero quello che Pasolini scriveva trent’anni fa, ovvero che:” Noi siamo un paese senza memoria: il che equivale a dire senza storia”.
Questo pericoloso atteggiamento di “oblio collettivo” va contrastato con gli strumenti della democrazia, della memoria facendo uscire dalla retorica la data simbolica del 25 aprile ed impegnandoci tutti e tutti i giorni nel difendere la nostra “libertà” che ci è stata regalata dal sacrificio
delle centinaia di migliaia di persone morte nella Resistenza e su cui “qualcuno” sta vergognosamente sputando.
La memoria di quei partigiani, oggi sempre meno quelli ancora in vita a poterla testimoniare con le loro parole, va sostenuta ed incoraggiata e per fare questo ognuno di noi può dare il suo contributo importante destinando il 5 per mille della dichiarazione dei redditi 2008 all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia; io l’ho fatto e spero che molti altri facciano altrettanto.
Claudio Gandolfi, ANPI Sezione Toffano-Soldati – Quartiere Savena
3 commenti:
Si, probabilmente lo e
imparato molto
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